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Due amici si ritrovano dopo anni e scoprono nel sogno l'elemento propulsore dell'esistenza. Nello scomparto di un treno, un uomo racconta ai compagni di viaggio di essere giunto all'estremo limite della vita. In un clima di fiaba, un uomo gravemente malato ripercorre il suo primo incontro con il mondo, fino all'annullarsi nella visione del mare. Tornando nella casa dove era stato sfollato da bambino in tempo di guerra, un uomo vede il fantasma di una ragazza uccisa molti anni prima. I ricordi di quattro amici si intrecciano in una sottile ragnatela fra passato e presente: cosa rimane del passato dopo tanto tempo? ed è possibile rimanere fedeli ai propri ideali? Sette racconti, sette riflessioni sul tempo in cui ricorrono, accanto ai temi della morte, delle illusioni e degli ideali, quello della vacuità, e dove si scopre che se il crollo delle certezze religiose, metafisiche e politiche ha portato l'universo ad apparire come un palcoscenico ingannevole e provvisorio, a questa vacuità si contrappongono la bellezza delle piccole vicende quotidiane e dell'afflato della natura, e ancor più il tributo verso gli altri come impegno, se non altro, a limitare la sofferenza e il dolore.